Il libro "Gli Esseni e la Cabbala" ci permette di comprendere l’evoluzione del messaggio, spirituale ed esoterico, che si è diffuso fra gli ebrei, i primi cristiani, i padri della Chiesa e che è poi giunto fino ai giorni nostri.
Gli Esseni furono una comunità ascetica ebraica stanziatasi nel II secolo a.C. sulla riva occidentale del Mar Morto. I suoi membri erano conosciuti soprattutto per la rinuncia alla vita sociale e alle ricchezze e basavano la loro vita su una regola fondata sulla purezza e la comunione dei beni. Le ricorrenti voci sulle loro capacità divinatorie, l’innato pacifismo e senso d’ospitalità, le vesti bianche e le periodiche abluzioni resero famosi questi «fedeli di Dio» nell’antichità tanto da erigerli ad esempio in diverse scuole pratiche e contemplative, ebraiche e cristiane.
In questo volume di Elia Benamozegh del collegio rabbinico di Livorno, una delle maggiori autorità nel campo degli studi ebraici, si avvalora l’ipotesi che le idee esseniche abbiano fatto da supporto per il nascere della Cabbala mistica del I e II secolo dell’era cristiana (avrebbe poi avuto un risveglio in occidente in epoca medioevale).
Dopo una approfondita introduzione storica, avvalorata da documenti e citazioni, vengono approfonditi alcuni temi essenziali della dottrina essenica:
- il culto del Sole, principio d’ordine e misura del mondo;
- il Dio Vivente che si oppone al principio del Male;
- il discusso problema del destino;
- la natura dell’anima e la sua sede celeste.
Elia Benamozegh dedica il resto del libro alla descrizione delle pratiche religiose, dei costumi e delle tradizioni di questa comunità piena di fascino tipico delle antiche cose e di profonda religiosità.
Con la prefazione di Bernard Rouch
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